Quando un argomento viene preso alla larga, è un chiaro segno che scotta.
È proprio il nostro caso.
Chi scrive, chi legge, chi è stato in prima linea a ragionare sugli interventi possibili e necessari in favore del disagio mentale, tutti siamo/sono a rischio di offrire una prospettiva parziale, e quindi corrotta, su una fetta di storia di un passato recente e ancora attuale. Necessariamente attuale, visto che riguarda quella porzione di umanità ferita, coloro che “sono sempre con noi” direbbe la Scrittura: i portatori della “pietra della follia”, così raffigurati nel suo dipinto da Hyeronimus Bosch.